Il panettone è il tipico dolce milanese, associato pr la sua ricchezza alla tradizione del Natale.
L'origine di questo dolce risale al Medioevo.
I suoi mafgnifici otto ingredienti restano imprescindibili, ma il dolce natalizio per eccellenza affronta senza timore il futuro: basta farcirlo con un po' di fantasia e magari farlo rivivere anche a feste finite!
Prima di raccontarvi brevemente la storia dello sguattero Toni da dove deriva il primo nome del "Panettone", cioè "pan de Toni", vi voglio dare qualche utile consiglio per come potete trasformarlo:
spiedini:
Fate a cubetti il panettone, tostateli in forno, infilzateli e tuffateli in una fonduta di cioccolato : 200 gr di fondente sciolto a bagnomaria con 100 gr di panna fresca e poco rum.
budino:
Foderate uno stampo con fette di panettone spruzzate di rum.
Dentro un composto di latte, uova, zucchero e cannella.
Cottura a bagnomaria per un'ora.
Tartufone;
Il padre di tutti i panettoni farciti, lanciato dalla Motta negli anni Ottanta, prevede gocce e glassatura di cioccolato fondente al posto di uvetta e canditi. Compratene quindi - se volete farcirlo voi (cosa che vi consiglio!!!) - un panettone senza uvetta e canditi, logicamente.
Bicolore:
Alternate due creme pasticcere - vaniglia e cioccolato (o caffè) - nel panettone diviso in tre parti orizzontali.
Potete poi decorarlo con scorzette candite.
Mascarpone:
Prendete tuorli e zucchero montati, poi mascarpone, rum, amaretti sbriciolati e i bianchi a neve che unirete con delicatezza.
Per guarnire potete usare dei chicchi di caffè o canditi di ciliegia.
Ricotta e mandorle:
Tagliate il panettone in dischi spalmati in alternanza con crema: ricotta , rum, panna montata e mandorle in lamelle, aggiungete del caffè e fate riposare in frigo. Potete adornarlo con mirtilli, lamponi e fragole freschi.
Zabaione:
Svuotate il panettone del cilindro centrale, tagliatelo a dischi, farcitelo con tuorli, zucchero e marsala montati a bagnomaria. Poi reinserite il tutto all'interno del dolce.
Un'altra farcitura:
Riempite il panettone con glassa di cioccolato ripieno di ricotta e rum con aggiunta di uvetta e amarene candite e con scaglie di cioccolato fondente.
Crumble:
Fate una mela a tocchetti spadellateli con poco burro, poi zucchero scuro e uvetta rinvenuta nel rum. Sopra panettone sbriciolato e fiocchi di burro: 30' in forno.
Tiramisu:
Potete fare un ottimo "tiramisu" con il panettone.
Montate i tuorli ed arricchiteli con mascarpone e panna montata da spalmare sulle fette di panettone inzuppate nel caffè. Sopra spargete del cacao amaro!
Crostata:
Stendete in una teglia l'impasto della pasta frolla e punzecchiatelo. Sopra, qualche cucchiaio di marmellata d'arancia, unite delle fette di pera e panettone, completate con la crema pasticcera.
E ora vi racconto:
Alla corte di Ludovico Sforza, il cuoco di corte si accorge troppo tardi che il suo dolce speciale, preparato per la cena di Natale, si è completamente bruciato.
Fortunatamente, un povero sguattero, un certo Toni, ha conservato parte dell'impasto a cui si era permesso di aggiunere frutta candita, uova, zucchero e uvetta.
Disperato, il cuoco inforna questo dolce e lo fa portare a tavola.
Il successo è tale che il dolce assume il nome del suo inventore, il pan de Toni, ovvero il panettone!
Dal Medioevo agli inizi del XX secolo questo dolce tipico milanese si presenta infatti sempre allo stesso modo: un pane assai basso, con una pasta compatta e soda.
Nel 1919 Angelo Motta, dopo un lungo apprendistato come pasticciere, apre il suo primo laboratorio di prodotti dolciari a Milano.
La sua prima idea di successo fu quella di trasformare la forma tradizionale del panettone.
Come secoli prima era accaduto a Toni, anche il panettone Motta viene travolto da un successo immediato.
Successo che dura tutt'oggi!!!!