Giorni fa mi trovavo nella sala d'aspetto del mio dottore e - avendo dimenticato il mio libro - ho scelto un giornale fra i tanti che erano sul tavolino.
Ho letto un bell'articolo di L. Granello che mi ha colpito molto e qui di seguito ve ne riporto alcune parti rivedute, certa che vi ispireranno in cucina per i prossimi mesi di freddo .
Il freddo a volte ammala, ma spesso stanca e mette molto appetito: bruciamo di più per tenere gli organi alla giusta temperatura e quindi lo stomaco necessita di un surplus energetico
Quindi abbiamo bisogno anche di calore nei nostri piatti , perchè il calore dell'alimento che mettiamo in bocca è il primo innesco del processo digestivo insieme agli enzimi della saliva.
Per questo, quando diciamo " INVERNO" pensiamo spesso a un piatto caldo, caldissimo: a questo proposito vi do qualche utile suggerimento.
Di solito il tempo delle "non casalinghe" è sempre stringato, e qui di seguito si tratta quasi sempre di ricette per cui si prevede - in alcuni casi addirittura si consiglia - il consumo postdatato:
Se si vuole, si cucina la sera o il sabato, - magari con l'aiuto dei propri cari - a fuoco basso e senza fretta, senza l'urgenza di servire al momento i cibi preparati, ma al contrario sapendoli pronti per essere gustati il giorno dopo, semplicemente riscaldandoli o con qualche ritocco mai troppo impegnativo.
E allora cominciamo con :
Polenta e baccalà
Lunga cottura per lo stoccafisso battuto, ammollato, fatto a pezzi e infarinato.
In tegame con soffritto di cipolle, acciughe. Sopra, il latte.
Riso zucca e speck
Zucca cotta parzialmente in forno, tagliata a dadi, rosolata con speck e scalogno, poi il riso sfumato col vino bianco e infine il brodo.
Minestra di crauti
Per la jota, cavoli cappucci in concia di sale o aceto a fermentare un mese, (o acquistati già pronti per essere cucinati), sciacquati, rosolati e cotti poi aggiunti a fagioli e patate.
Zuppa di verdure d'inverno
Di solito il tempo delle "non casalinghe" è sempre stringato, e qui di seguito si tratta quasi sempre di ricette per cui si prevede - in alcuni casi addirittura si consiglia - il consumo postdatato:
Se si vuole, si cucina la sera o il sabato, - magari con l'aiuto dei propri cari - a fuoco basso e senza fretta, senza l'urgenza di servire al momento i cibi preparati, ma al contrario sapendoli pronti per essere gustati il giorno dopo, semplicemente riscaldandoli o con qualche ritocco mai troppo impegnativo.
E allora cominciamo con :
Polenta e baccalà
Lunga cottura per lo stoccafisso battuto, ammollato, fatto a pezzi e infarinato.
In tegame con soffritto di cipolle, acciughe. Sopra, il latte.
Riso zucca e speck
Zucca cotta parzialmente in forno, tagliata a dadi, rosolata con speck e scalogno, poi il riso sfumato col vino bianco e infine il brodo.
Minestra di crauti
Per la jota, cavoli cappucci in concia di sale o aceto a fermentare un mese, (o acquistati già pronti per essere cucinati), sciacquati, rosolati e cotti poi aggiunti a fagioli e patate.
Zuppa di verdure d'inverno
Cubetti di carote, patate, zucchine, finocchi zucca; spinaci, patate, 1/2 peperone, 1/2 broccolo bianco e 1/2 broccolo verde, foglie di verza senza coste, prezzemolo.
Quindi 2 litri di ottimo brodo
Spezie a piacere.
Ribollita
Cipolla e porro imbiondite in olio. Poi, passata di pomodoro, cavolo nero, verdure e fagioli (in parte cotti e passati).
Pane raffermo nei piatti.
Stracciatella
Tuorli sbattuti con sale, noce moscata, prezzemolo, Parmigiano o pecorino, diluiti in poco brodo di carne freddo.
Incorporare nel brodo bollente.
Pasta e fagioli
Soffritto di aglio e peperoncino, pomodoro, fagioli lessati e acqua di cottura.
Dentro, a piacere la pasta mista, da cuocere al dente e far riposare.
Ossibuchi e risotto allo zafferano
Gli ossibuchi ricavati dallo stinco di vitello, s'infarinano prima di rosolarli al burro e cipolla.
Cottura con vino bianco. Infine prezzemolo e buccia di limone.
Accompagnati da risotto allo zafferano.
Trippa
Soffritto di lardo, cipolla, aglio, pomodoro e prezzemolo, in cui rosolare la trippa tagliata a listarelle precedentemente bollite.
Cottura con poco brodo.Alla fine, tuorli d'uovo e parmigiano abbondante.
La fonduta
Tocchetti di fontina ammollati nel latte, poi sciolti a fuoco dolce.
Si serve con crostini di pane dopo aver incorporato i tuorli.
Pere cotte nel vino
Pere bio cotte in forno per un'ora con sciroppo di vino rosso - bollito con cannella, chiodi di garofano e zucchero -.
Zabaione caldo a parte.
Con questi e altri buoni e appetitosi piatti l'inverno sarà una festa e ...... ringrazieremo il freddo !!
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