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martedì 30 ottobre 2012

TECNICHE DI COTTURA PER IL PESCE!

Conoscere le tecniche di cottura è molto importante per poter realizzare piatti gustosi e sani , tanto che anche i principianti  possono cimentarsi  senza molti problemi in  cucina. 

M. Soressi ci porta a lezioni di cottura e ci insegna le varie tecniche che valgono soprattutto per il pesce ma in un certo modo anche per alcuni tipi di carne: 


Al cartoccio:





Adatta per: saraghi, pagelli, branzini, orate,dentici,tonni, triglie,gallinelle, cozze,  pesci spada

E' un tipo di cottura che ha tanti vantaggi: è rapida ed evita il problema degli odori,ma soprattutto lascia le carni morbide e concentra il sapore del pesce e degli aromi usati in cottura.

E' anche una tecnica piuttosto semplice: su un foglio di carta da forno o di alluminio si dispone prima un trito di aromi, poi vi si appoggia il pesce squamato e pulito.
Volendo si può profumare con vermouth secco, fumetto di pesce o vino bianco.

Quindi si chiude ermeticamente il cartoccio, 
si adagia in una pirofila o sulla leccarda e si mette in forno a 180/200 ° C.

Quando il cartoccio sarà gonfiato, allora il pesce è cotto.



Bollito:

Adatto per : branzini, orate, pesci san pietro, scorfani, cernie, merluzzi, rombi, salmoni, trote

Metodo di cottura tra i più semplici e migliori per cucinare il pesce.

Si riempie per 3/4  di acqua una pentola larga, si aggiungono 3 cucchiai d'olio, qualche grano di pepe, sale, il succo di un limone  e qualche foglia di alloro. Potete aggiungere verdure a piacere.
Si mette sul fuoco a fiamma viva e, quando arriva il bollore, si mette il pesce e si abbassa il fuoco in modo che il bollore sia quasi inavvertibile.

Si possono calcolare 15 minuti per un chilo di pesce, 30' per 1,5 kg, 35' dai 2 kg in su.
A cottura ultimata, il pesce va lasciato raffreddare nell'acqua di cottura per circa un'ora.

Servitelo liscio, con un filo d'olio crudo, sale, pepe  e limone oppure accompagnato da maionese o altre salse. 


Al  forno:


Adatta per tutti i pesci medi e grandi.

Tecnica semplice, richiede pochi accorgimenti.

Fondamentale è la marinatura del pesce, che rende le carni più morbide e saporite.
Si possono usare erbe aromatiche, burro aromatizzato, brodo o vino.
Se il pesce è di grandi dimensioni, vanno anche praticati tagli obliqui alla linea della lisca.

La cottura dev'essere effettuata in forno caldo a 180/200°C: per 20/30 minuti per ogni chilo, con l'accortezza, a metà cottura, di bagnare il pesce con vino bianco o fondo di cottura.



A vapore:



Adatta per naselli,rombi, cernie, salmoni,branzini.

E' una delle maniere più sane e leggere per gustare il pesce e consente di conservare intatta la delicatezza  delle sue carni.

Però richiede tempi più lunghi rispetto alle altre cotture.

Il pesce ben pulito, va messo nella vaporiera oppure nell'apposito cestello da inserire nella casseruola.
Per ottenere un pesce più aromatico, si possono aggiungere all'acqua anche aglio,prezzemolo o menta.


In crosta:

Adatta per branzini, dentici,orate,pagelli.

Tecnica che consente di mantenere morbido il pesce, perchè trattiene gli aromi ed evita il calore diretto sul pesce in cottura.

La cottura in crosta - che per il pesce di solito è fatta di sale - è davvero semplice e non dà risultati deludenti. L'importante è che il pesce sia ben scelto e ben pulito.
L'altro segreto per ottenere risultati perfetti e è aromatizzare adeguatamente il pesce: il mix ideale da inserire nella pancia è fatto d'aglio, pepe nero macinato o finocchietto selvatico.

A questo punto, si adagia il pesce in una pirofila riempendola completamente di sale grosso. 
Il pesce non va squamato per evitare che si secchi troppo e risulti troppo salato.

Di solito su usa il doppio del peso del pesce per il sale.

Si parte da un tempo di cottura di 25/30 minuti per un pesce di 500 gr. e si aggiungono 15 minuti ogni 500 gr. in più.
S'inforna a 220°C.
L'occhio non va coperto con il sale perchè è un prezioso indicatore di cottura, quando diventa bianco, allora il pesce è pronto.


Alla griglia:


Adatta per pesci grassi : anguille,  cefali, salmoni, sarde, sgombri
            per pesci semigrassi:   branzini, dentici, rane pescatrici, merluzzi, orate, persici, pesci 
                                                  spada,  rombi, sardine, gamberi.

E' indicata per i pesci grassi e semigrassi, perché così risultano più leggeri e saporiti.
Tuttavia la griglia si presta bene anche per i pesci magri.

Dopo aver pulito bene il pesce senza squamarlo e aver tagliato quelli più grandi in filetti,  lo si lascia riposare per almeno mezz'ora in una marinata di olio,erbe aromatiche, aceto, e fette di limone.

Intanto si scalda la griglia e, quando è a temperatura , prima di adagiarvi il pesce  si passa con un panno unto.

I pesci piatti come sogliola, platessa e passera, si adagiano sul lato dove hanno la pelle più chiara, il rombo dal lato dove ha gli occhi, mentre il salmone va poggiato sul lato con la pelle.

Per la temperatura, bisogna tenere presente che i pesci magri  necessitano di fuoco medio-basso, mentre per i pesci grassi ci vuole una fiamma vivace.

Infine mai cuocere il pesce troppo a lungo: per le sardine basta un minuto per lato, per un branzino 10 minuti, per un'orata 15 minuti.


Fritto:



Classicismo, sempre gustoso.
Adatto per : merluzzi, sogliole, alice, triglie, calamari, seppie, gamberi.

E' una cottura particolarmente adatta a pesci di taglia piccola, oppure tagliati a pezzetti, e a quelli dalla carne magra.

Il segreto per ottenere un fritto saporito, croccante e leggero, sta nel ridurre al minimo il tempo di permanenza del pesce in padella e nell'usare l'olio giusto alla corretta temperatura (ovviamento senza mai riusarlo).

Per una buona frittura si consiglia usare olio dia arachide oppure olio d'oliva e di non superare la temperatura di 180°C.

E' importante anche asciugare perfettamente il pesce prima dell'infarinatura e salare solo dopo averlo tolto dalla padella e averlo asciugato su carta assorbente.

Come fare la frittura???

Infarinandoli e friggendoli - poco alla volta - in abbondante olio caldo.
Impanandoli - ossia passati prima in farina e poi nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale infine nel pangrattato.
Infine si possono friggere i pesci pastellandoli - ossia fatti passare in una pastella preparata con acqua e farina con l'aggiunta d'uovo e succo di limone e fatta riposare mezz'ora. 
Si può aggiungere un bicchiere di birra al succo di limone - in questo caso lasciare riposare l'impasto almeno un'ora.
I pesci - soprattutto i tranci di merluzzo e i calamari - vanno immersi nella pastella e fritti in abbondante olio caldo.



In umido:



Adatta per : triglie, calamari, seppie, totani, polpi, filetti di nasello, merluzzi, palombi, rane pescatrici, pesci spada, gallinelle, scorfani.

S'inizia preparando un fondo di cottura con pomodori spezzettati, olio e aromi. (personalmenteuso l'origano).
Si aggiungono i pesci o i molluschi, si ricopre di vino bianco e si porta a termine la cottura.
Alla fine si spolverizza con abbondante prezzemolo tritato.


Affogato:


Adatto per :cozze, vongole e fasolari

E' la cottura più apprezzata per i molluschi bivalvi, che vengono fatti aprire in padella e privati poi dei gusci.

Si fanno poi saltare con cipolla e altri aromi, vino bianco e fumetto di pesce. 
Importante: la cottura deve essere breve!



Al gratin:



Adatta per : cozze, cappesante, ostriche, cannolicchi

E' particolarmente indicata per molluschi bivalvi.

Dapprima li si fa aprire in padella, eliminando quindi le valve vuote, e poi li si ricopre  con pangrattato, aromi, olio  e li si passa al forno.


Alla  mugnaia:

Adatta per: trote, sogliole, rombi, lavarelli, pesce persico

E' chiamata così perchè il pesce, prima di essere cotto,  viene passato nella farina. Quindi si  cucina in padella con olio o burro: bastano pochi minuti per lato.

E' un tipo di cottura adatto ai piccoli pesci e ai  filetti.


Court-bouillon: 



Il court-bouillon  è una preparazione aromatizzata che consiste nel far sobollire per 45 minuti 2,5 lt. d'acqua con una cipollina tagliata ad anelli, una carota tagliata a rondelle, una costa di sedano, mezzo bicchiere d'aceto alcuni grani di pepe e sale.

A questa ricetta-base si possono apportare tante variazioni:

- si può sostituire il vino all'aceto per tutti i pesci da zuppa e crostacei,
- o con il latte per il rombo, sogliole grasse, aringhe.

Preparato il court-bouillon, occorre lasciarlo raffreddare:  solo a questo punto si può immergere il pesce, perlomeno quello intero.
Invece i pesci piccoli e i tranci  vanno messi nel court-bouillon  quando è tiepido.

Per i tempi di cottura bisogna calcolare 10 minuti ogni 500 gr. di pesce.

Quando il pesce è cotto, va lasciato raffreddare nel suo liquido di cottura e quindi sgocciolato delicatamente per evitare che le carni si spezzino.

I piccoli crostacei basta passarli sotto acqua corrente e tuffarli poi nell'acqua bollente. 
Appena vengono a galla (ossia in 2/5 minuti circa), sono cotti e pronti per essere serviti.

Il court-bouillon risulta inoltre indispensabile per preparare un buon risotto ai frutti di mare.



Brasato:





Adatta a: rane pescatrici, rombi, pesci San Pietro, sogliole  (filetti o tranci). Rombi, salmoni, spigole (interi).


Questa cottura è realizzata in pochissimo liquido, fortemente concentrato, che in seguito verrà utilizzato per la preparazione della salsa.

Si possono usare sia pesci interi, sia filetti o tranci.

Dopo aver tagliato a dadini gli ingredienti del classico soffritto arricchito con lo scalogno, li si mette in una casseruola bassa o in una padella con manico con un ricciolo di burro.
Quindi si adagia il pesce pulito sul battuto di verdure e si copre con vino bianco e fumetto di pesce. Si aggiungono sale e pepe e si mette sul fuoco finché il liquido una buona temperatura. A questo punto, il pesce va coperto con un foglio di alluminio imburrato e infornato a 180°C. per circa 15/20 minuti, irrorando di frequente con il fondo di cottura.


AROMI PREZIOSI

Aglio:  Di rigore in molte preparazioni, dalla zuppa di pesce al pesce arrosto
Prezzemolo: Perfetto in un aglio e olio per pesci bolliti
Aneto:  Perfetto con ricette nordiche, come le aringhe marinate, ma anche nei carpacci. Ideale con il salmone
Origano:  Fresco o secco è ideale in salse, acqua di cottura del pesce lessato, nei sughi dei pesci brasati
Timo:  Bene in tutte le preparazioni, particolarmente al forno. Con l'alloro forma un mazzetto da immergere nel court-bouillon
Coriandolo:  Ottimo in grani nelle marinate e fresco nel court-bouillon 
Dragoncello:  Si usa per profumare le marinate
Finocchio: Va inserito nella pancia del pesce prima della grigliata o della preparazione in crosta.


AIUTI IN CUCINA



Burro chiarificato:
Si usa quando è prevista una frittura al burro. 
Si trova già pronto. Per prepararlo  in casa, si prende il burro comune e si fa cuocere a bagnomaria per 15/20 minuti.
Quando si forma in superficie una massa biancastra bisogna filtrarlo in un canovaccio. 
Va conservato in frigo in un contenitore di vetro.




Brodo di pesce:
Si usa per salse, risotti, minestre di riso.
Si prepara come il cout-bouillon, ma senza aceto, limone o vino.



Fumetto:
E' un fondo di cottura che si usa come sostegno alle ricette.
Viene preparato facendo bollire teste, lische e code.
AL termine della cottura si filtra.



E ora..... grembiule e...... buona cucina!!!!!!


domenica 28 ottobre 2012

1° I SEGRETI DELLA BIS....NONNA

Il  segreto per ottenere patate perfette:


Tagliate a dadini le patate, tuffatele in acqua bollente ben salata fino a quando la forchetta le infilzerà con facilità ( circa metà cottura) avendo la cortezza di mescolarle spesso perchè non si incollino fra di loro.


Scolatele e stendetele su una teglia unta di olio, aggiungete il rosmarino, qualche goccia d'olio e - se lo gradite un po' di pepe o peperoncino (potete aggiungere le spezie anche a fine cottura) - e infornate a 200°  (forno  preriscaldato)  fino a quando formeranno una leggera crosticina.
Quindi giratele e continuate la cottura dall'altra parte.

La preparazione così è molto più veloce e le patate saranno perfette! Mettete qualche rametto di rosmarino per adornare il piatto e magari ancora un po' di sale. E.... buon appetito da parte mia!


Gomma da masticare contro gli insetti negli armadi di cucina:




Molte volte, quando si lasciano sacchetti aperti di pasta, farina o riso (specialmente quando si parte per le vacanze), si ha la spiacevole sorpresa 
di trovare dei piccolissimi insetti fuori o addirittura dentro il cibo -  anche se ben chiuso.
Per evitare questo spiacevole inconveniente, sistemate alcune striscioline di chewing gum  alla menta  avvolte nella loro carta stagnola, vicino ai sacchetti aperti.

Gli insetti odiano il profumo della menta, perciò se ne staranno ben lontani!


Quando infarinare diventa un'arte:


Per non sporcare più del necessario mani e tavolo, se dovete infarinare un filetto  o dei mollusch
per il fritto, versate la farina direttamente in un sacchetto per alimenti, aggiungetevi il pesce, chiudete il sacchetto stringendo l'impugnatura con il pugno e agitatelo energicamente.

L'infarinatura sarà del tutto uniforme e voi non avrete sporcato nulla.


La cottura  delle seppie:



Avete comprato delle seppie, e siete in ritardo...., per farle cuocere più in fretta e per renderle più morbide, la bis...nonna dice di aggiungere all'acqua di cottura un tappo di sughero ben lavato!
Provate e vedrete!


Arrosto al sale: non dimenticate il trucco:



Molto importante!!!!: 
Quando cuocete un arrosto al sale, rompete immediatamente  la crosta di sale dopo la cottura ed estraete la carne  altrimenti sciogliendosi il sale potrebbe rendere  la carne troppo saporita per non dire salata. 


Crostata che passione!:
Un altro segreto della  bis....nonna: 
Nel caso dobbiate versare la farcia della torta in una base di pasta frolla ancora cruda, spenellate prima con del bianco d'uovo ben sbattuto, farcitela e poi mettetela nel forno.

Così facendo non risulterà troppo molle dopo la cottura,  bensì bella croccante!!

Se volete cuocere la crostata in un tortiera di vetro, mettetela in forno sopra una piastra di metallo.
Così facendo il fondo della crostata cuocerà molto meglio!


Erbe aromatiche e insalata sempre fresche:

Per conservare bene e a lungo  le erbe aromatiche fresche, inzuppatele per qualche istante in acqua fredda non ghiacciata, alla quale avrete aggiunto qualche goccia di aceto, sgrondatele e tenetele in frigorifero.

Lo stesso trattamento è valido per ridare freschezza all'insalata un po' appassita.



Patate in insalata perfette:


Cuocete le patate con la buccia per non rischiare di romperle e controllate i tempi di cottura  perchè sarebbe un peccato bucherellarle troppo con la forchetta per vedere se sono cotte.

Sbucciatele ancora calde, lasciatele raffreddare intere e poi una volta ben fredde potete tagliarle in fette con la sicurezza che quando le condirete non si sbricioleranno per niente.

Potete condirle con olio, sale, pepe e yogurt, l'aggiunta di un cetriolo a fettine dà un sapore particolare.


Come cuocere i fagioli secchi: 



Per migliorare la consistenza  dei fagioli secchi e far sì che non diventino troppo molli o che si spacchino, mettete nell'acqua di cottura un pizzico di bicarbonato di sodio.

Importante: aggiungete il sale nell'acqua solo quando i fagioli sono già teneri.



Spero che la bis...nonna vi  sia stata utile !

 Vi rimando al prossimo ( 2°)  post sui "segreti della ...."   


mercoledì 24 ottobre 2012

IL TOP DEGLI ABBINAMENTI

PRELIBATEZZE ITALIANE

Se abbiamo ospiti a casa e vogliamo fare una bella figura con qualcosa di particolare, oppure per noi stessi  vogliamo prepararci qualche cosa che ci soddisfi particolarmente il palato, ecco a voi care amiche ( da News) i top degli abbinamenti per alcuni formaggi e salumi:  ( per le varie ricette degli abbinamenti potete guardar o su internet o sul vostro ricettario, o...... andare in un supermercato ben fornito!!!) 

Parmigiano Reggiano Dop



Il parmigiano reggiano  è un formaggio di pasta dura, più imitato nel mondo. 
Le sue stagionatura arrivano anche a 90 mesi!


Abbinamento:
mostarda di pere
confettura di cipolla rossa,
composta di pomodori verdi,
vellutata di fichi e aceto balsamico
miele di castagno o di
acacia al tartufo.

Vino:
Se ben stagionato, Amarone o Sangiovese di Romagna superiore.
Di media stagionatura: Franciacorta Satèn o Lambrusco di Sorbara.


Brie:



Il Brie è un formaggio francese a pasta molle, prende il nome della regione in cui è prodotto.

Abbinamento:
composta di fragole all'aceto balsamico
vellutata di fichi

Vino:
Sauvignon o Riesling alsaziano


Emmentaler Dop:



L'Emmentaler Dop è il tipico formaggio svizzero con i buchi.
E' a pasta dura, prende il nome dalla zona di produzione: la valle dell'Emme.

Abbinamento:
composta di fragole all'aceto balsamico
miele di castagno Dop.

Vino:
I più adatti sono Mueller-Thurgau e Sylvaner


Pecorino Senese:



Il pecorino senese è di pasta morbida da latte di pecora, fresco o stagionato, è prodotto nelle colline senesi.

Abbbinamento:
confettura di cipolla rossa 
mostarda di arance
miele di castano Dop

Vino:
Brunello di Montalcino o Bolgheri Rosso Superiore


Valtellina Casera Dop:




Il formaggio casera dop è di latte vaccino parzialmente scremato, a pasta semi-cotta.

Abbinamento:
mostarda di pere
confettura di cipolla rossa

Vino:
Valtellina Superiore oppure il sardo Cannonau.


Asiago dop:


Il formaggio asiago dop è a pasta semi-cotta, prodotto nell' Altopiano di Asiago tra Veneto e Trentino, è uno dei più venduti formaggi d'Italia.

Abbinamento:
composta di pomodori verdi
gelatina di Lambrusco

Vino:
Bardolino Chiaretto o Prosecco di Valdobbiadene


Bra dop:



Il formaggio bra dop è stagionato almeno 45 giorni il tenero, 18O il duro, è prodotto nel cuneese con latte vaccino.

Abbinamento: 
conserva dolce di fragole all'aceto balsamico
miele di acacia al tartufo.

Vino:
Dolcetto  di Dogliani oppure Cesanese del Piglio


Gorgonzola dop:




Il gorgonzola dop è un formaggio erborinato nato nel Milanese.
Oggi se ne produce soprattutto nel Novarese.

Abbinamento:
mostarda d'arance
miele d'acacia dop

Vino:
stagionato, Barbaresco o Sauternes;    giovane, Lugana o Ribolla Gialla 


Taleggio dop:




Il taleggio dop è un formaggio di pasta morbida, stagionato minimo 35 giorni.
Deriva dall'omonima valle lombarda in cui è prodotto.

Abbinamento:
conserva dolce di fragole all'aceto balsamico
gelatina di Lambrusco

Vino:
Franciacorta Rosso, Pinot Nero vinificato in rosso trentino.


Pecorino Toscano dop:



Il pecorino toscano dop è a pasta molle o semidura, è ottenuto solo da latte intero di pecora.
E' il più antico formaggio della Toscana.

Abbinamento:
confettura di cipolla rossa
mostarda di arance
miele di castagno dop.

Vino:
Morellino di Scansano o Carmignano


Fontina dop:





La fontina dop è un formaggio valdostano a pasta semi-cruda ottenuto da latte vaccino di razze autoctone.

Abbinamenti:
mostarda di pere
composta di pomodori verdi

Vino: 

Nebbiolo d'Alba o Lagrein Trentino


Toma Piemontese dop:





Il formaggio toma piemontese dop è fatto prevalentemente da latte vaccino intero, è prodotto in provincia di Novara, Vercelli, Biella, Torino e Cuneo e in alcuni comuni dell'Alessandrino e dell'Astigiano.

Abbinamento:
conserva dolce di fragola all'aceto balsamico
gelatina di Lambrusco
confettura di cipolla rossa
miele di acacia al tartufo

Vini:
Barbera d'Alba o d'Asti, Grignolino



Salame ungherese:




Da una ricetta di origini magiare, il salame ungherese è ottenuto da un impasto di carne suina a macina finissima.l'affumicatura naturale ne caratterizza l'aroma.


Abbinamento:
gelatina di lambrusco

Vino:
Valpolicella Superiore , Raboso del Piave


Cotechino:



Insaccato ottenuto dalla cotenna, dalla carne e dal grasso del maiale; si consuma cotto. 
Il più celebre è quello prodotto in provincia di Modena.

Abbinamento:
Senapata di mele cotogne

Vini:
Gutturnio vivace, Lambrusco Salamino di Santa Croce


Salame di Milano: 

Il salame di Milano è prodotto tra Milano e la Brianza; è ottenuto da un impasto maqcinato di carne suina e bovina.

Abbinamento:
composta di pere

vino:
Bonarda Oltrepò Pavese frizzante, Barbera del Monferrato vivace.


Lardo di Colonnata IGP:



Il lardo di Colonnata IGP è prodotto nell'omonimo paesino.
Esso è ottenuto dal lardo di suino stagionato in conche di marmo di Carrara.

Abbinamento:
gelatina di lambrusco
miele di acacia DOP

Vini:
Oltrepò Pavese Metodo Classico, Vernaccia di San Gimignano.



CONSIGLI UTILI 

Qui di seguito alcuni consigli affinchè anche la forma sia sostanza:

Formaggi:




1.  Acquistate e tagliate i formaggi a fette grandi:  per ridurli c'è sempre tempo.

2. Servite i formaggi a temperatura ambiente: tirateli fuori dal frigo da una a due ore prima.

3. Se il tagliere è di tante varietà, appuntate sui vari formaggi un contrassegno con il  loro nome.

4. Disponete i formaggi su un tagliere (o piatto di porcellana o ardesia), dal meno stagionato al più stagionato, indicando il primo da cui partire.


Vini:



1. Temperature di servizio dei vini:  
bianchi giovani e spumanti 10-12°C
bianchi di struttura 12-14°C
rossi giovani 14-16°C
rossi corposi 16-18°C

2. Lasciate decantare i vini rossi da 30 a 20 minuti prima.


Confetture e mieli:                                                  



Vanno disposte in tante piccole ciotole attorno al piatto di portata.


Salumi:





1.  Per evitare che i salumi ossidino,  tagliateli il più tardi possibile, a ridosso del consumo.

2. Salumi: affettatrice o coltello? 
Dipende dalla tipologia di salume e dallo spessore che si desidera ottenere.
Per i salumi del nostro tagliere, da ricavare sottili, meglio l'affettatrice.


Pane:



Fondamentalmente bisognerebbe avere del pane di tipologie  diverse.
Va tagliato a fette sottili e disposto in file ordinate, magari in un grazioso cestino.



Concludendo, buoni abbinamenti di condimenti e vini,  ma soprattutto...... buon appetito!!!!  


lunedì 22 ottobre 2012

5° QUASI TUTTO SU......

LE ALBICOCCHE SCIROPPATE





Le albicocche sciroppate sono albicocche tagliate a metà, denocciolate e senza buccia, conservate in uno sciroppo di zucchero dopo aver subito una breve cottura.

Per la conservazione nello sciroppo si scelgono frutti di dimensioni pressoché identiche che devono essere perfettamente sani e senza ammaccature.

In commercio si trovano moti tipi di frutta sciroppata, quelli più utilizzati sono le albicocche che si possono preparare anche in casa facendo uno sciroppo di acqua e zucchero come base.

Conservazione:



Lo sciroppo consente di gustare frutta fuori stagione e la mantiene più simile alla frutta naturale rispetto ad altre conservazioni.

La frutta sciroppata va sterilizzata  dopo il confezionamento perhè il solo sciroppo non sarebbe sufficiente alla sua conservazione.

Una volta aperti i barattoli conviene quindi consumarla.
Quella che rimane si può conservare 1/2 giorni in frigo chiusa in un vaso -possibilmente di vetro - con il suo sciroppo.


Proprietà:



La frutta sciroppata si può usare nei dolci, nelle macedonie,o da sola come dessert.

La cottura e la conservazione ne diminuiscono il contenuto di vitamine rispetto alla frutta fresca.

100 gr. di albicocche fresche contengono 13 mg. di Vit. C, sciroppate solo 5 mg.
Lo zucchero aumenta anche le calorie: 100 gr. di albicocche sciroppate hanno 110 cal. contro le 31 della frutta fresca.

Il mio modesto parere:

Penso che se qualche volta vi premiate con una bella torta fatta con le albicocche sciroppate, non succeda nulla alla vostra linea, ma il vostro morale salirà alle stelle!!! Ci sono delle ricette favolose, quindi.....Buona torta!!!!


IL MARASCHINO

Il maraschino
è un distillato prodotto in Dalmazia con le marasche locali.

Le marasche appartengono al gruppo di ciliegie acide insieme alle visciole e alle amarene.



Il maraschino è un liquore di colore trasparente o rosa pallido, con un aroma fresco e intenso e sapore tipico di distillato di ciliegie.

La ricetta venne creata da un frate apotecario del monastero  domenicano di Zara all'inizio del XVI secolo.


Conservazione:

Il liquore di produzione industriale si trova soprattutto nella sua classica bottiglia rivestita in parte di rafia chiara.



Si conserva in dispensa, a temperatura ambiente, protetto dalla luce del sole e con la bottiglia ben chiusa in modo da evitare che l'alcool possa evaporare.

Si utilizza liscio, freddo,  all'uso moderno,  on the rocks e aggiunto ai   dessert.

Ottimo e classico con frutta come l'ananas.

E' un eccellente componente di molti cocktails.


Proprietà:

All'inizio conosciuto come rosolio, das ros solis, r4ugiada del sole, fu poi chiamato Maraschino  e fu preparato ed usato anticamente a scopi curativi e medicinali.

Le ciliege raccolte con il picciolo, sono separate dai noccioli  e fatte fermentare in vasche di quercia con l'aggiunta di qualche foglia, poi sono aggiunti i noccioli pestati, si distilla e si dolcifica il ricavato ottenendo per l'appunto il vero Maraschino.


Consiglio:

Potete preparare con il maraschino tanti dolci  freddi con la frutta, per es. con le pesche (dolci veloci, da fare nelle improvvisate di eventuali ospiti!!!)
Curiosate sul  vostro ricettario!!!


IL LIQUORE DOLCE ALL'ARANCIA



Vi sono diversi tipi di liquori all'arancia, alcuni sono distillati aromatizzati all'arancia, più o meno secchi, altri sono liquori dolci, ovvero preparati con alcool aromatizzato, con scorze fresche o secche d'arancia e diluito poi con sciroppo di zucchero.

Uno dei più famosi, ad esempio, è preparato con un misto di scorze d'arance dolci e di arance amare.



L'arancia  amara viene raccolta quando la scorza è ancora verde e il suo aroma è più forte e speziato.

Dopo l'aggiunta dello sciroppo alla frutta in fusione nell'alcool si otterrà un liquore a 40° dal colore trasparente.


Conservazione:

Il liquore all'arancia  si conserva nel "bar" di casa o in dispensa a temperatura ambiente e al riparo della luce.

Il suo  aroma si mantiene bene a lungo purché la bottiglia venga sempre richiusa ermeticamente.

Il liquore dolce all'arancia può essere usato in cucina soprattutto per la preparazione di dolci e dessert, ma si sposa bene anche al sapore di ricette agrodolci come la famosa " anatra all'arancia ".






Proprietà:

Il sapore del liquore dolce all'arancia è ricco, ben equilibrato e seduce il palato dei conoscitori per i suoi contrasti,  il sapore intenso, al tempo stesso caldo e rinfrescante, amaro e dolce.

Si presta ad essere bevuto liscio dopo cena,  è un ottimo abbinamento con i dolci e i cioccolatini.
Si serva anche con ghiaccio o come ingrediente ai famosi cocktails come il Margarita, il Sidecar, il Mai Tai e il White Lady.


Consiglio:

Potete benissimo fare in casa questo liquore, è molto semplice e gli ingredienti sono pochissimi: arancia, chiodi di garofano, zucchero, alcool per conserve alimentari.

Sfogliate il vostro ricettario e..... cin cin!


Al prossimo "tutto su".....