Nello svuotare, ho trovato in un cassetto, tante cose conservate da me e completamente o quasi dimenticate......
Fra queste un librettino piccolo piccolo con alcune ricette per l'uso del "lievito vanigliato Pane degli Angeli".
Anche la descrizione delle ricette è particolare, con una fraseologia che non si usa più.
Anche la descrizione delle ricette è particolare, con una fraseologia che non si usa più.
Nell'ultima pagina della copertina di questo libretto datata marzo 1967 una poesia (penso molto più vecchia di quella data... per quanto ne so il lievito risale al 1930) che mi ha colpito per il vecchio stile e che voglio trasmettere anche a voi:
La leggenda del " Pane degli Angeli"
Una notte un cherubino
Scese lesto da un camino
Attirato dal profumo
Che emanava un lieve fumo.
Vide un dolce delicato,
sofficissimo e dorato,
Che ogni sera una mammina
Preparava alla bambina
con un lievito famoso
E di effetto portentoso.
Ammirato, l'angioletto
Volle dare il suo brevetto,
Or da tutti ricercato,
"Pan degli Angeli" è chiamato.
Nelle feste e nei conviti
Agli amici più graditi
"Pan degli Angeli" offrirete
e felici li vedrete.
La leggenda del " Pane degli Angeli"
Una notte un cherubino
Scese lesto da un camino
Attirato dal profumo
Che emanava un lieve fumo.
Vide un dolce delicato,
sofficissimo e dorato,
Che ogni sera una mammina
Preparava alla bambina
con un lievito famoso
E di effetto portentoso.
Ammirato, l'angioletto
Volle dare il suo brevetto,
Or da tutti ricercato,
"Pan degli Angeli" è chiamato.
Nelle feste e nei conviti
Agli amici più graditi
"Pan degli Angeli" offrirete
e felici li vedrete.
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