Il latte più diffuso, il vaccino, è alla base di una corretta alimentazione.
Ma - come dice R. Spangaro - le alternative non mancano, da quello di capra a quelli di origine vegetale.
Qui di seguito vi voglio dire che cosa li differenzia, come sceglierli, che cosa contengono.
Candido, dolce, gustoso, il latte è un irrinunciabile momento di comfort mattutino - e col caldo anche durante la giornata - ma anche una tenera consolazione serale.
L'uso del latte bovino, ovino e caprino nella nostra alimentazione risale alla preistoria.
Si pensa che siano stati gli abitanti della Mesopotania, circa 8 mila anni fa, ad addomesticare i primi mammiferi per utilizzarne il latte a scopo alimentare.
Le prime vere testimonianze - da disegni su rocce - risalgono a 6 mila anni fa:
Quando si parla di latte in Italia per legge s'intende quello vaccino.
Se si menziona il latte di altre specie è sempre necessaria la relativa specifica: di capre, di pecora, di bufala, ecc.
Sorsi antistress
Sebbene diverso nelle sostanze nutrienti, il latte vaccino intero ha un contenuto calorico simile a quello umano, pari a 650 / 680 kcal per litro.
Dissetante, energetico, sostanzioso e dotato di importanti fattori di crescita, è costituito prevalentemente da acqua (86/90%).
Contiene poi carboidrati, grassi (3/4%) e proteine (3,5%) quali caseina, lattoalbumina e lattoglobulina.
Sali minerali, come calcio, fosforo e potassio.
Carente di ferro e le vitamine sono minime, a eccezione della A, B2 e della B12, che diminuiscono comunque con la scrematura, bollitura e la sterilizzazione.
Il latte produce endorfine, sostanze dotate di proprietà analgesiche, distensive ed euforizzanti che ci fanno stare bene in salute.
Possiamo quindi senz'altro considerare "il latte" come "un nostro amico"!!!
Possiamo quindi senz'altro considerare "il latte" come "un nostro amico"!!!
I trattamenti
Pastorizzato:
Riscaldato alla temperatura di 72/75°V per un tempo sufficiente a distruggere la maggior parte
dei microorganismi patogeni e i batteri che ne alterano le caratteristiche.
In confezione chiusa può essere conservato in frigorifero fino alla data di scadenza, definita per legge nei 6 giorni successivi alla data di confezionamento.
Una volta aperto, per 1 o 2 giorni.
Sterilizzato:
Riscaldato in contenitore chiuso a 120°C per 20 minuti, in modo da distruggere tutti i mi crorganismi presenti. Si mantiene per diversi mesi nella confezione ancora chiusa, anche a temperatura ambiente.
Una volta aperto, per 1 o 2 giorni in frigorifero.
UHT
Ultra High Temperature, ossia riscaldato a temperatura superiore a 135° C e poi confezionato in modo asettico.
Si conserva come quello sterilizzato.
Le tipologie
Crudo:
Non trattato termicamente o al massimo riscaldato a una temperatura non superiore a 40°C, entro 48 ore dalla mungitura.
E' usato soprattutto nell'industria casearia.
Intero:
Sottoposto al trattamento di pastorizzazione e con un contenuto in grassi superiore al 3,5%.
Parzialmente scremato:
Sottoposto a trattamento di pastorizzazione e con un contenuto in grassi compreso tra 1,5/1,8%.
Scremato:
Sottoposto a trattamento di pastorizzazione e con un contenuto in grassi ridotto a un massimo dello 0,5%.
Alta digerabilità:
Latte a ridotto contenuto di lattosio per chi è intollerante allo zucchero del latte.
Il latte : Un amico degli Chef
Il latte non ha sempre lo stesso sapore.
Varia infatti in relazione all'alimentazione e al benessere dell'animale che lo produce, ai trattamenti cui è sottoposto e, ovviamente, alla tipologia.
Che sia di mucca, di capra, di soia, di riso, rimane comunque un valido aiuto in cucina.
Non è un caso che costituisca il tocco segreto di tanti chef.
Ne basta un goccio per addolcire, ammorbidire, addensare o legare qualsiasi preparazione.
Inoltre è un ingrediente fondamentale in piatti tradizionali quali minestre di riso, maccheroni gratinati, canederli, polenta, gnocchi di semolino, fondute, puré, besciamella e altre salse.
Soprattutto protagonista con i dessert come: creme, panna cotta, budini, frappé, torte e gelati.
GLI ALTERNATIVI
Del tutto simili al latte di origine animale, sono prodotti dalla macinazione ed estrazione del succo dei vegetali.
Il liquido ottenuto è poi sterilizzato o pastorizzato, fatto raffreddare e confezionato.
Può essere addizionato con altri ingredienti quali zucchero, olio o aromi.
I latti vegetali sono valide alternative in cucina, soprattutto per chi è intollerante al lattosio.
Latte di soia
Nato in Cina nel secolo II secolo a.C.
Poco calorico e molto proteico, è ottenuto dalla spremitura della soia gialla ed è privo di colesterolo, trigliceridi e lattosio.
E' disponibile al naturale oppure in mix con l'agave, che lo addolcisce, o aromatizzato alla vaniglia, al cacao, alla frutta.
Si può trovare anche con calcio, vitamina D o B12.
Come gustarlo:
Ha sapore variabile ed è ottimo se abbinato con il latte di riso, che gli conferisce dolcezza, oppure insaporito con un goccio di caffè o un cucchiaino di cacao
Latte di riso
Si ricava facendo macerare i chicchi di riso in acqua bollente, cui si aggiungono alcuni enzimi.
Poi si pressa e si filtra tutto.
E' ricco di zuccheri semplici e apporta energia subito disponibile.
Ha meno grassi e proteine rispetto al latte vaccino o a latte di soia: è quindi adatto a chi è ipersensibile alle proteine.
Contiene fibre, vitamnine A e B e sali minerali.
Come gustarlo:
Il latte di riso è molto piacevole se consumato fresco come drink dissetante ed energetico, ma è l'ideale anche per preparare frullati e dolci in genere, perché dolcifica naturalmente permettendo di diminuire l'apporto di zucchero raffinato.
Latte di avena
Proprio come il cereale da cui è tratto, è nutriente ed energetico.
Ha un basso contenuto di grassi, contiene fibre, vitamina E, ferro e acido folico.
Apporta un limitato quantitativo proteico, che può essere potenziato con un mix di latte di soia.
Ha sapore delicato ed è leggermente zuccherino.
Latte di mandorla
Tipicamente italiano, ha sapore caratteristico molto accentuato, che può essere attenuato mescolandolo con un altro latte vegetale.
E' un'alternativa al consumo di frutta secca.
Contiene nutrienti preziosi quali antiossidanti, calcio e vitamina E.
Ha una componente di grassi a metà tra il latte vaccino intero e quello parzialmente scremato.
Come gustarlo:
Delizioso bevuto fresco o con il caffe. Ottimoi per granite e gelati.
IL PIU' DIGERIBILE: IL LATTE DI CAPRA
Il latte di capra ha composizione simile a quella del latte vaccino quanto a contenuto di zuccheri, differisce nella quantità di grassi e delle proteine.
I grassi, oltre ad essere più facilmente digeribili, conferiscono all'alimento un caratteristico sapore.
Le proteine, invece, contengono meno caseina, consentendo così la produzione soprattutto di formaggi freschi o a media stagionatura.
Tra i sali minerali, presenti in maggior quantità rispetto al latte vaccino e più assimilabili, si segnalano ferro, calcio e potassio.
In cucina:
Provate a gustare: il riso al latte, il merluzzo o il baccalà al latte e la besciamella.
Buon Appetito!
Attenzione!!!!!| Non lasciate il bicchiere di latte sul tavolo se avete un gatto!!!!!!!!!!!!!
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